12° MOSCATO RALLY, Santo Stefano Belbo (CN)  29-30.06.2013

MASSIMO MARASSO E MARCO CANUTO:
IL BIS E’ SERVITO AL RALLY DEL MOSCATO

L’Albese sulla Peugeot 207 supera nel finale Elwis Chentre che in testa dall’inizio, fora un pneumatico.
 In seconda posizione Alessandro Gino sulla Peugeot 207 e Tiziano Borsa sulla Ford Fiesta RRc
 

Il Rally del Moscato non sfugge alla sua tradizione di appuntamento selettivo e ricco di interesse. Nella due giorni rallistica le strade fra la Langa e il Roero sono state teatro di una sfida che ha tenuto con il fiato sospeso i migliaia di appassionati che hanno preso d’assalto le prove speciali di questa dodicesima edizione valida per il Challenge di zona e per il Campionato Piemonte e Valle D’Aosta. L’aostano Elwis Chentre in gara con Fulvio Florean sulla Punto Abarth del team D’Ambra sembrava ormai avviato ad un successo per altro ampiamente meritato. L’equipaggio della scuderia Happy Racer aveva infatti assunto il comando vincendo due dei tre tratti cronometrati disputati il sabato (il secondo passaggio è stato annullato a causa del cedimento di un rail dopo l’urto di un concorrente). Massimo Marasso e Marco Canuto dal canto loro, approfittando dell’ottimo feeling sulla Peugeot 207 avevano costantemente tenuto l’avversario sulle corde facendo segnare il miglior tempo nei due primi passaggi a San Grato confermandosi la seconda forza in campo. Il colpo di scena decisivo nel corso dell’ottava prova dove Chentre forava il pneumatico anteriore sinistro perdendo oltre diciotto secondi e consegnando il primato provvisorio a Marasso. Sul tratto conclusivo Chentre tentava il tutto per tutto e nonostante il miglior tempo la vittoria andava a Marasso il quale invece non cercava inutili rischi. Sfida ancora accesa invece per il secondo posto con Alessandro Gino e Marco Ravera in gara sulla Peugeot 207 e Tiziano Borsa con Carla Berra sulla Ford Fiesta RRC. Era proprio il cuneese della Peugeot ad avere la meglio grazie al secondo tempo assoluto che chiudeva la sua prestazione alle spalle di Marasso con un distacco di appena 1”8. Terzo assoluto Borsa alla sua seconda apparizione a bordo della Ford Fiesta che ha forse pagato un inizio gara meno incisivo del solito. Quarta posizione finale per un deluso Elwis Chentre in testa per tre quarti di gara. Alle spalle del veloce driver Valdostano chiudono Corrado Perino e Erika Bologna in gara sulla Mitsubishi evo 9 della scuderia Meteco Corse con la quale primeggiano nella classe N4. Sesta posizione per Armando Defilippi e Franco Piovano al via sulla Peugeot 207 attardati a causa di un urto contro una barriera anti taglio nel corso della sesta prova. Settima posizione per Massimiliano Murialdi e Roberto Valpreda al via su una Peugeot 207 Super 2000 . Ezio Grasso e Daniele Araspi oltre all’ottavo posto assoluto conquistano il successo nella classe Super 1,6 a bordo di una Renault Clio dopo una bella sfida con Giorgio Bernardi e Ismaele Barra anche loro su una Renault. Gianluca Bonzo e Fausto Chiarle completano il podio delle Super 1.6 chiudendo inoltre la top ten assoluta. Fra le storiche vincono Fabio Gambarino e Marco Blua portano alla vittoria la Fiat 131 Racing della Dolly Motorsport precedendo la Escort di di Antonio Gregorio e Flavio Aivaro e la 124 Spider di Gianpaolo Icardi e Stefano Casazza. Hanno concluso la gara 79 equipaggi.

Ufficio Stampa Rally


Gambarino-Blua (Fiat 131 Racing)
 


Marasso-Canuto (Peugeot 207 S2000)


Gino-Ravera
(Peugeot 207 S2000)


Borsa-Berra
(Ford Fiesta RRC)

Qualche immagine  significativa insieme ad alcune considerazioni a riguardo della curva dopo il ponte sulla prova di Borine di sabato. Che fosse impegnativa non lo si scopre a posteriori, che i piloti dove c'è da guadagnare qualche decimo non è una novità: così succede che una serie di circostanze (leggi tre uscite sullo stesso punto) fanno mancare la sicurezza e nel punto pericoloso rimangono le vetture incidentate (ostacoli non naturali). A quel punto non bastano le bandiere gialle, giustamente è intervenuto l'organizzatore (presente fisicamente sul posto) per frenare una situazione diventata a dir poco delicata, anteponendo l'incolumità degli equipaggi alle pretese (!) e "consigli" di una parte del pubblico.
Tanto per finire la diatriba, dopo che il secondo passaggio è avvenuto in trasferimento per le vetture già uscite dal riordino, il terzo ed ultimo passaggio è avvenuto regolarmente per tutti, con la sola limitazione dell'accorciamento della Ps eliminando il tratto finale considerato non in sicurezza.

Dove abbiamo scattato le foto del nostro servizio