31° RALLY COPPA D'ORO, Alessandria 7.5.2005

31° RALLY COPPA D’ORO MISSIONE COMPIUTA PER I “NUOVI ARTEFICI”
Non c’era dubbio del positivo risultato, anche se comunque la preoccupazione di vedere andare qualcosa nel verso sbagliato ha mantenuto la giusta attenzione degli addetti ai lavori per tutta la due giorni della kermesse motoristica. Gli uomini di Carlo e Federico Lastrucci che con Franco Balpieri e Beppe Massolo dirigono da anni il “Club della Ruggine” già organizzatore del Rally delle Valli Vesimesi, del Circuito di Cremona e del Varese Campo dei Fiori, oltre che da quest’anno della Coppa d’Oro, hanno saputo allestire una gara perfetta sotto ogni aspetto. Ne è conferma il numeroso pubblico che sulle prove speciali ha scatenato il tifo per i propri beniamini in maniera corretta e rispettosa per l’ambiente; oltre naturalmente il grande interesse per i media, televisioni e radio. L’unico rammarico forse sta nell’esiguo numero dei concorrenti al via, settantasette per l’esattezza ma per gli organizzatori non è certo motivo di sconforto, consapevoli che la gara alessandrina negli ultimi anni è stata sballottata troppe volte in campionati diversi e pertanto non presa in considerazione dalla maggior parte degli equipaggi che si organizzano una stagione annuale. Ora la gara è valida per la Coppa Italia di prima e terza zona e per un po’ ci resterà, oltre naturalmente vantare la validità per il Campionato Piemonte e Valle d’Aosta Rallie 2005.Metà sono i concorrenti giunti alla fine della gara a conferma che le prove lunghe sono molto selettive, sia per la preparazione atletica dei concorrenti che a quella delle vetture impegnate in tour de force per parecchio tempo. Ne è il caso di Gianluca Boffa e Max Barrera che per giungere in pedana d’arrivo a festeggiare l’argento devono spingere la loro vettura col motore in ebollizione. Altri ad averne fatto le spese sono Italo Ferrara che nel corso della piesse 6, in un tratto inghiaiato ha messo due ruote nel fosso perdendo oltre sei minuti prima che giungesse la proverbiale “banda della spinta” per rimetterlo in carreggiata; si ritira prima dell’arrivo. Oppure lo sfortunato Mauro Gaveglio che pochi metri prima di entrare sulla piesse 5 fora una ruota e decide di percorrere il tratto cronometrato senza sostituirla; risultato, perde la leadership della gara oltre che disintegrare la fiancata posteriore sinistra della sua Renault Clio supermillesei. Vincono l’acquese Bobo Benazzo con l’astigiano Giampaolo Francalanci con una Subaru Impreza di gruppo N della Tecnica Bertino, sempre protagonisti dell’alta classifica per tutta la gara che proprio nell’ultima fatica staccano il miglior tempo infliggendo un distacco di 12” agli avversari Boffa-Barrera in testa fino a quel momento. Soddisfazione e orgoglio nell’attimo che ricevono la “Coppa d’Oro”, un bellissimo esemplare in oro zecchino riprodotto fedelmente dall’originale persasi poi nel tempo. Un attimo di silenzio e a stento, dalla possente voce del driver acquese esce strozzata una dedica agli sfortunati Francesco Pozzi ed Emanuele Curto scomparsi tragicamente 15 giorni or sono mentre disputavano il Rally in Valle d’Aosta. Ma c’è un altro grande evento che caratterizza il podio del Coppa d’Oro: il giovane alessandrino Andrea Torlasco affiancato da Roberto Gallareto di Mombaldone con una Renault Clio RS della Gima Autosport di Predosa, dimostra qualcosa di importante a tutti e si piazza al terzo posto avendo combattuto per tutta la gara con sagacia e temperamento
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Benazzo-Francalanci (Subaru Impreza)

 


Boffa-Barrera (Renault Clio Will.)

 


Torlasco-Gallareto (Renault Clio RS)

 
 Lungo in discesa per Zenigata-Belforti (Peugeot 106) con il pronto intervento
 della compagnia della spinta.
Taduano-Olivieri (Rover MG 105) impegnati nella 1° PS notturna con una folta cornice di pubblico disciplinato.

Per le classifiche collegarsi a http://www.clubdellaruggine.com/coppadoro/classifica.CFM