1° RALLY DAY ALTA VALTIDONE, Pianello ValTidone  5-6.10.2013

 Tosi: vittoria al photofinish
Gianesini si capotta nell’ultima ps

Gianluca Tosi e Stefano Zanni, piloti reggiani fanno loro il Rally Valtidone. Un successo, il primo in carriera, meritato ma anche inaspettato, giunto dopo che nell’ultima prova Marco Gianesini, fino ad allora dominatore della gara, si è dovuto arrendere a causa di un capottamento. Così è stata la Renault Clio 2000 in configurazione R3 ad aggiudicarsi la prima edizione della gara organizzata da Rally & Promotion. Una sfida adrenalinica, con prove veloci e tecniche che hanno messo a dura prova gli equipaggi e i mezzi. E poi ci si è messa la pioggia a creare ulteriore incertezza nel pronostico. Tosi e Zanni non sembravano poter disporre di una vettura in grado di conquistare l’assoluta. Invece, sull’asfalto veloce ed insidioso delle tre prove in programma, ripetute due volte, la guidabilità della R3 ha prevalso sulla potenza della Super 1600 e sulla motricità delle Mitsubishi del gruppo N4. Così tre vetture identiche hanno dominato il podio. Al secondo posto si sono classificati gli astigiani Michele Caldaralo e Luca Beltrame, con la vettura della Asd Road Runner, che hanno preceduto i compagni di squadra Davide Caffoni e Mauro Grossi. Deve accontentarsi del quarto posto assoluto l’equipaggio cremonese, con una Clio in allestimento Super 1600, Destefani Gentilotti, che comunque si consolano con la vittoria di classe. Precedono, di un solo secondo Gessa e Pusceddu (sesti assoluti e secondi di super 1600), con una vettura analoga, giunti dalla Sardegna per fare loro la gara. Invece sono stati rallentati, sin dalla prima prova da un problema all’interfono che ha costretto il pilota a “guidare a vista”. Tra le due “francesine tutto pepe” si è inserita la Mitsubishi Lancer di Tinaburri Tedeschi, comunque primi di gr. N. Sono l’equipaggio che, forse più di ogni altro, ha approfittato della pioggia che, per tutta la giornata è caduta sulla Valtidone. La loro giapponese a trazione integrale è l’unica vettura della top ten a non essere stata prodotta dalla Renault. Ai vertici della classifica, infatti, troviamo Capello Buccino, settimi assoluti e vincitori, con una prestazione maiuscola, della categoria N3, Marlieri Bracchi, ottavi con una Clio r3, Maggi Boni, terzi di classe e noni assoluti con una super 1600 e Tavelli Cottolero, con una R3. Successi di classe, infine, per Franzoso Crusco (FA7), Tedeschi Filippini (A7), Moscatelli Re (A5),Pinetti Prete (R2B), Terzi Morelli (R3T), Bellotti Delforno (FA6), Rigamonti Cairoli (FN3); Di Marco Incerti (FN2), Guglielmetti Maini (N2), Commi Avanzi (RS3), Simone e Roberto Fugazza (N1), Nava Brambilla (A6); Barbieri Rossi (FN1), Persico Manfredini (RS4), Caushi Bariani (A0), Fontana Bottini (Fa5), Mandelli della Torre (RS2), Scolari Paganelli (RSTB) Covini Brusa (FN4). Primi del femminile Lonardi Refondini, con la loro Ford Fiesta.

 


Tosi-Zanini (Renault Clio R3C)


Caldaralo-Beltrame
(Renault New Clio)

Nelle storiche, invece, a dominare, è la Opel Kadett di Fiori Zanini. La sua vittoria non è mai stata in discussione. Segue la Lancia Fulvia di Enrico Melli e Giulio Oberti, portacolori del Piacenza corse. Solo sul finale sono riusciti ad avere la meglio sull’agilità delle due Fiat 127 di Ruggeri Marzi e di Matteo e Marino Labirinti. Più in difficoltà il favorito della vigilia Antonino Coppolino, solo quinto al traguardo, penalizzato dalla brusca erogazione della sua Porsche. I tanti cavalli a disposizione e il motore posteriore a sbalzo sono quasi ingovernabili sotto la pioggia battente. Sesto nella classifica assoluta l’equipaggio Tirelli Paganin, con una inusuale ma bellissima Alfa Romeo 1750 GT. Chiudono la classifica la Fulvia di Ziglioli Stradiotti che, per qualche noia ai freni, non è riuscita a replicare il risultato ottenuto, in agosto al Rally di Finlandia e la Ascona di Paganini Razza. Il terzo raggruppamento è andato a Fiori, il secondo a Melli. Non ha invece visto il traguardo la bella Lotus Elan di Cortimiglia Radicchio, unica iscritta nel primo raggruppamento.. Ma i veri vincitori della gara sono gli organizzatori della Rally e Promotion. Già la prima edizione della gara è stata un successo oltre ogni previsione ed è facile ipotizzare che l’Alta Valtidone diventerà un appuntamento fisso di fine stagione. Lo testimonia la presenza di centotrenta equipaggi al via. Luciano Pascolari e Monica Galesi hanno organizzato, grazie alla formula del rally day, una gara avvincente e snella. Le prime auto, infatti sono partire da Pianello alle 12,30 e alle 17,30 sono iniziate le premiazioni. In mezzo sei prove adrenaliniche, da correre tutte d’un fiato, con una sola assistenza di una mezz’ora per il cambio gomme e qualche piccolo intervento.

Ufficio Stampa Rally


Gianesini-Fomiatti
(Renault Clio S1600)

Fiori-Zanini
(Opel Kadett GTE)

Melli-Oberti G.
(Lancia Fulvia)

Un rally con tanti colpi di scena  (Breve cronaca della gara).
Alle 12,30, come da programma parte, sotto una pioggia battente, Marino Gessa e Salvatore Pusceddu lasciano la partenza in piazza della Rocca. Dopo un breve trasferimento, le auto arrivano alla prima prova. Sulla “Pecorara”, sette chilometri velocissimi, Gianesini Fomatti tengono fede al pronostico che li vede favoriti e staccano gli avversari di un secondo al chilometro. Precedono, Minchella – Pizzuti, con la Mitsubishi Lancer, abilissimo nello sfruttare le quattro ruote motrici della sua N4. Sulla seconda prova, quella di Cà Malosso, le posizioni si invertono e Minchella accorcia le distanze, pur se di un solo secondo. Fermo nella convinzione di continuare la sua rimonta nella terza prova parte con decisone per la “Sevizzano”. Ma a due chilometri dal traguardo, per una scodata, danneggia la sospensione posteriore destra e, soprattutto provoca lo stallonamento della gomma. In queste condizioni deve arrivare fino al traguardo, perdendo secondi preziosi. Il migliore, invece, è ancora una volta Gianesini che precede, in questa prova Caldaro e Gessa. A metà gara, al momento di rientrare al parco assistenza, il pilota di Sondrio con la sua Clio super 1600 precede le R3 di Tosi e Cadaralo. Dopo una mezz’ora si riparte. Trovato il giusto feeling con la vettura Tosi fa sua la prova, precedendo Caffoni e Gianesini, che sembra deciso a gestire il buon vantaggio accumulato nella prima parte di gara. Finisce invece la gara di Michella, costretto al ritiro. Il pilota della Movisport si ripete nella quinta prova, precedendo Gianesini e Caldaralo. Si arriva così all’ultimo tratto. La “Sevizzano” si rivela, ancora una volta, decisiva. Qui si infrangono i sogni di gloria del leader provvisorio. Gianesini sbaglia e si capotta con la sua Clio. Evidentemente non può continuare. La prova va a Caldaralo con un Tosi che punta a limitare i danni e arrivare al traguardo. Solo all’ultimo controllo orario scoprirà di avere vinto il Rally dell’Alta Valtidone.

I protagonisti    Felicissimo al traguardo Gianluca Tosi, alla prima vittoria Assoluta.
“Non mi aspettavo di cogliere il successo. Non ero certo allenato con questa vettura (con la Clio R3 nell’ultima stagione ha disputato solo il Taro) e, tanto meno, a correre sul fondo bagnato. Per questo sono partito facendo attenzione a non esagerare, soprattutto nelle prime due prove speciali. Poi ho acquisito maggior sicurezza. Così sono riuscito a vincere il quarto e il quinto tratto cronometrato. Non era facile. Il tracciato, nel secondo passaggio, era piuttosto sporco. Nella sesta prova, ritenevo il distacco da Gianesini incolmabile così ho amministrato il vantaggio su Caldaralo. Al traguardo poi ho scoperto di aver vinto”.
Ugualmente felice Michele Caldaralo. “è stata davvero una bella gara. Gli organizzatori sono stati davvero bravi. L’unico problema è che è finita troppo presto. Ho progressivamente acquisito sicurezza, fino a vincere l’ultima prova”. Il pilota da poco è diventato papà e, naturalmente, ha voluto dedicare il risultato al piccolo Lorenzo.
 Non avrebbe dovuto essere il gara Davide Caffoni. “Ero iscritto al Valli Ossolane con una Super 2000. Poi la gara è stata annullata. Così ho deciso di venire al Valtidone con la Clio R3. Le prove sono belle. Non le conoscevo abbastanza. Lo dimostra l’aver migliorato la mia posizione in classifica nel corso del secondo giro (quello delle prove 4,5, e 6). Sono felice del risultato”. All’assistenza di metà gara Caffoni è intervenuto sull’assetto e i risultati sono stati immediati. “Mi fidavo di più e quindi ho spinto a fondo. Ma anche i miei avversari avevano un gran passo. Non mi aspettavo, visto il parco partenti di arrivare al terzo posto. Va bene così”.
Anche Destefani, quarto al traguardo, è soddisfatto. “La pioggia ha complicato tutto. Ma aver vinto la Super 1600 è comunque un buon risultato”.
Buona gara anche per Alessandro Tinaburri. “Abbiamo ottenuto il massimo, prendendoci qualche rischio nella scelta delle gomme, Ci eravamo preparati al meglio. In settimana avevamo provato la vettura, nel torinese, in condizioni analoghe a quelle di oggi. Così l’assetto era perfetto. Non ho mai voluto esagerare, puntando su una guida pulita e sfruttando al massimo le traiettorie. Davvero una bella giornata”.
Più amareggiato il team di Marco Gianesini. “La vittoria ci è sfuggita di mano quando ormai sembrava fatta. Sarebbe stato il quarto successo di fila, dopo quelli del rally del Giarolo, della Coppa Valtellina e del San Bonifacio. Ci riproveremo il prossimo anno”.

Dove abbiamo scattato le foto del nostro servizio