Al Rally 2 Laghi -
Rally dell'Ossola vincono Fabrizio Margaroli e Leone Natoli
Succede di tutto
nella corsa piemontese: gara decisamente tosta e selettiva quella vinta
dall'equipaggio del team PA Racing che ha sprintato su Caffoni-Minazzi,
leader fino a due prove dalla fine e poi penalizzati da un guasto al
motore. Il maltempo ha causato molti ritiri: uscite di strada per Nucita,
vincitore della prima prova, Euvrard e Serena; guasti per Romagnoli e
Pelgantini (comunque arrivato). Su 106 partiti sono 69 coloro che hanno
visto la pedana finale di Baveno.
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Il Rally
2Laghi-Rally dell'Ossola 2024 è stato vinto da Fabrizio Margaroli e
Leone Natoli dopo una gara al cardiopalma ricca di colpi di scena ed
emozioni dettate dalle condizioni meteo inclementi e strade al limite
della praticabilità. Tre diversi vincitori di prova ma alla fine è nuovo
il nome nell'albo d'oro della gara con l'equipaggio di Villadossola
capace di prevalere su Caffoni-Minazzi per 14" e Baccega-Esposito per
58"60.
Nei tanti colpi di scena accaduti nella corsa organizzata dalla NTT
Rally Event e dalla New Turbnomark, due sono quelli che hanno cambiato
la leadership della classifica; il primo corrisponde alla penalità di
30" per il "salto" di chicane di Nucita-Costi, vincitori della PS1
(Skoda RS PA Racing) ed il secondo, il guasto al motore della Skoda Rs
(Team Balbosca) che ha vistosamente rallentato i leader Davide Caffoni e
Massimo Minazzi, capaci di vincere le prove centrali di Aurano e San
Fermo. Nelle ultime due, complice il motore che funzionava a soli tre
cilindri dell'amico-rivale Caffoni, Margaroli ha spinto sul pedale
dell'acceleratore per ritrovare il gusto della vittoria che non
assaporava dal Valli Ossolane 2018. Natoli invece, aveva colto il
successo assoluto poche settimane fa a Santo Stefano Belbo in coppia
proprio insieme a Caffoni, oggi principale avversario.
Non è stato un fine settimana semplice quello dei concorrenti e della
direzione gara che hanno dovuto districarsi dalle avverse condizioni
meteorologiche con tutte le loro migliori qualità; la pioggia battente è
stata il fattore caratterizzante della competizione alla quale ha fatto
da sgradita compagna una fitta nebbia che ha reso difficili le
condizioni rese già impervie dal cospicuo fogliame che ha tappezzato gli
asfalti della provincia del VCO e in particolare attorno a Baveno, cuore
pulsante dell'evento.
Dichiarazioni - Margaroli: "Mi mancava la vittoria; ci ero
arrivato vicino ma Caffoni è sempre stato un avversario ostico come del
resto in questo weekend. Noi siamo stati bravi nel crederci e nel
rimanere concentrati: è da un mese che Leone mi carica dicendo di
provarci ad ogni metro e alla fine ha avuto ragione!"
"I rally sono fatti così: non sempre può andare bene; purtroppo
un guasto può succedere e non recriminiamo nulla" dice Caffoni.
"Abbiamo stretto i denti per arrivare al traguardo rischiando anche di
non riuscirci." Per l'equipaggio della numero 3 è annotato anche uno
start anticipato che è costato 10" di penalità. Terzi il lariano Stefano
Baccega ed il domese Diego Esposito su Skoda Evo della MotorTeam:
"Ieri abbiamo preso cinquanta secondi sulla Ps1 ed eravamo
demoralizzati: oggi abbiamo cambiato ritmo e abbiamo portato a casa un
ottimo podio!" ha detto il driver di Albiolo, terzo.
Protagonisti di classe- Incredibile quarto assoluto l'equipaggio di
Malesco formato da Gabriel Di Pietro ed Andrea Dresti capace di numeri
d'alta scuola per siglare tempi di questo genere con la Peugeot 208
Rally4 della Rally Sport Evolution. Strepitosi per velocità, precisione,
capacità e gestione di una gara in cui le trazioni integrali erano
decisamente favorite: formidabili! Quinti Mirko Pelgantini e Luca
Metaldi (Skoda Fabia Rally2 SMD): il driver di Trontano, secondo un anno
fa, ha pagato a caro prezzo un guasto elettrico che gli ha bloccato il
tergicristalli proprio nel momento del maggior bisogno: oltre un minuto
e mezzo perso e tanto rammarico. Sesti Max Rolando-Gabriele Ciocca
(Skoda Evo Balbosca) mentre settimi altri ottimi interpreti della corsa
al debutto in Rallty4: Igor Iani e Mauro Grossi hanno mostrato un passo
da tricolore visto che probabilmente nel 2025 saranno rivali del
compaesano Di Pietro nel 2Ruote Motrici nazionale.
Giù il cappello per gli ottavi assoluti, Stefano Lavarini e Matteo
Ceriani, primi di classe N3 e del Produzione con una gara incredibile
vissuta a bordo della Renauly Clio Rs Light curata dalla Alien Cars.
Ultime due posizioni della top ten occupate da altri due grandi
interpreti della Rally4: Massimo Margaroli (fratello del vincitore) con
Massimiilano Vairoli e Massimo Fradelizio con Fabio Ciamparini, grandi
protagonisti in una classe che davvero aveva piloti di altissimo valore.
Undicesimo assoluto è stato il locale Simone Sabatella; con Nancy Suardi
alle note e sulla Renault Clio Rally5, il giovanissimo driver piemontese
si è aggiudicato la classe ed il memorial Alessandro Borghini quale più
giovane driver all'arrivo. Il Memorial Silvio Gria è stato consegnato a
Federica Antonioli, più giovane naviga ad aver concluso. Vittorie
valtellinesi per le combattute A7 e N2: Emanuele Tognini-Sara Trinca
Colonel hanno portato davanti a tutti la loro Clio Williams
approfittando della rottura dell'ammortizzatore di Bestetti-Nicastri,
leader fino a quel momento. Nella millesei del Produzione è stato Davide
Trinca Colonel (fratello di Sara) a primeggiare con la sua Citroen Saxo)
insieme a Fabio Treccani.
Il film della corsa - Il Rally ha vissuto l'iniziale scratch di
Andrea Nucita, il campione siciliano che si trovava al debutto con la
Skoda Rs (PA Racing); con Stefano Costi, Nucita ha però pagato
un'iniziale penalità di 30" per un salto di chicane finendo nono
assoluto dopo la PS1, prova che è costata il ritiro ad un altro atteso
protagonista: Federico Romagnoli, out con Tullio Tonati per un guasto
elettrico (Skoda Rally2 Evo della ScaccoMatto). L'annullamento della Ps2
per la mancanza delle minime condizioni di sicurezza (nebbia fittissima
per buona parte della prova speciale) ha rimandato i giochi alle prove
di oggi, domenica 27 ottobre. Pronti via e Nucita sbatte
irreparabilmente il muso della Skoda chiamandosi fuori dalla sfida.
Nella stessa prova Mirko Pelgantini e Luca Metaldi, secondi un anno fa,
hanno un problema al tergicristallo che costa loro bene oltre il minuto
e mezzo. Tortorici-Clerico forano e si ritirano contemporaneamente
all'incidente di Serena-Pieri. L'ecatombe di ritiri continua tra pause e
riprese fino al definitivo capottamento di Piraglia-Ravandoni (Peugeot
R2). Anche la prova di San Fermo non è inclemente: ne fa le spese la
Hyundai i20 N dei francesi Euvrard-Chrisment che sbattono e parcheggiano
a bordo strada. Molti scelgono di non rischiare e consegnano le
rispettive tabelle sperando in una "prossima" migliore. La Ps5 è per
Margaroli che "timbra" un ottimo tempo ma la notizia è il problema di
Caffoni che "va a tre cilindri" lasciando presagire il finale thrilling.
Sull'ultima speciale Margaroli vince ma "Caffo" paga 22" regalando
all'amico Margaroli il successo.
Ufficio Stampa
Rally |
Margaroli-Natoli
(Skoda Fabia R5)
Caffoni-Minazzi
(Skoda Fabia R5)
Baccega-Esposito
(Skoda Fabia R5)
Di Pietro-Dresti (Peugeot 208 Rally4)
Pelgantini-Metaldi
(Skoda Fabia R5)
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